Per gli speleologi, Costacciaro non è un nome a caso. Da li sono nati negli anni ottanta i primi ritrovi di speleologi, poi diventati raduni internazionali, li si trova una delle grotte più importanti d’Italia, la grotta di monte Cucco, sempre in paese c’è il laboratorio per la prova dei materiali, insomma una località importante per la speleologia italiana.
Ebbene, dopo trent’anni, nel 2023 si è svolto di nuovo il raduno internazionale di speleologia. Anche in questo contesto, come Speleoclick, siamo presenti, con la grappoteca, ad ascoltare delle relazioni interessantissime e poi per fotografare qualche grotta. A circa una mezzora di macchina, si trova il complesso carsico delle grotte di Frasassi, unico e studiato a livello mondiale, non per la bellezza della grotta, ma sopra tutto per la formazione, infatti le grotte di Frasassi sono delle grotte originate dalle sorgenti solfuree. Già l’anno scorso, al raduno di Cagli, si voleva andare a Frasassi, ma il tempo piovoso, e di conseguenza il rischio elevato di alluvione nella gola, ci fece saltare l’uscita. Quest’anno ci siamo accordati con Alice del gruppo di Senigallia, per fare un giretto a Frasassi e così con l’occasione, fare anche qualche foto.
La seconda giornata di raduno la dedichiamo alla grotta. Già alla partenza, tra una cosa e l’altra, siamo in ritardo sull’orario previsto. Arriviamo al piazzale subito prima di imboccare la gola, e ovviamente ritroviamo anche altri gruppi che fanno un giro. L’ingresso della grotta, si trova sul fiume a pochi metri dal pelo d’acqua, si entra a carponi per pochi metri e subito si riesce a stare in piedi. Quando siamo di nuovo tutti riuniti, si parte per il giro classico. Da subito si sente il forte odore di zolfo, e quasi da subito una cosa che ci colpisce, le pareti ricoperte da macchie di leopardo, mai viste così tante e così belle. Andando avanti, incomincino a vedersi anche delle concrezioni, alcune di dimensioni notevoli. In men che non si dica, siamo alla fine del nostro giretto, incominciamo a fare degli scatti, purtroppo siamo in troppi, ma era previsto e quindi si accetta anche questa condizione. Nel mentre camminiamo, non c’è un posto dove il fango non sia presente, ogni angolo è pieno di fango, anche nei posti più inaccessibili, il fango è presente.
Torniamo indietro facendo un giro ad anello, così vediamo un altro pezzo di questa grotta articolata e labirintica. Quando usciamo è pomeriggio inoltrato, il tempo di cambiarci e ci fiondiamo al bar del paese, ci beviamo una birra e ci mangiamo una crescia e poi ci avviamo di nuovo verso Costacciaro. Il giorno successivo, assistiamo alla presentazione delle grotte solfuree dell’Albania, come anche Frasassi sviluppatesi su delle sorgenti termali. Intervento più che interessante, utile per conoscere una speleogenesi diversa dalle solite. Questo sono i raduni, grotte, banchetti gastronomici e presentazioni, oltre che l’incontro di vecchi e nuovi amici.