Erano ormai più di due anni che avevo in mente questo scatto, il problema principale era uno, poi se ne è aggiunto un altro. Primo problema, trovare tredici persone che avevano voglia di passare una giornate a provare lo scatto.
Secondo problema, il luogo, la grotta adatta e comoda per poter portare tutto il necessario per lo scatto, tavoli, panche, piatti tovaglie e tutto quello che serviva per cercar di riprodurre il più fedele possibile il famosissimo dipinto di Leonardo da Vinci. Inizialmente avevo pensato per lo scatto la grotta Silvia, si trova in Brenta vicino al rifugio Agostini, una piccola cavità con una sala e il pavimento completamente ghiacciato, tutto idoneo per lo scatto. Problema numero uno: la strada per arrivare li. Con i permessi adeguati e un fuoristrada piccolo ci si arriva, quindi è possibile organizzare lo scatto. Tre giorni prima della fatidica espressione d’arte da parte di speleologi, ci venne incontro un dubbio, siamo tutti a favore della sostenibilità ambientale e vogliamo fare una foto in Brenta, in mezzo al parco con avvicinamento motorizzato in una delle più belle e selvagge valli del massiccio carsico, dobbiamo assolutamente trovare un altro luogo meno impattante. Subito la mente ci porta al Covelo di Rio Malo, cavità carsica sita vicino a Carbonare di Folgaria e a cinquanta metri dalla strada. Perfetto, si può fare. Quanti siamo? 14, forse 15. Ottimo ci si trova domenica mattina. Ovviamente alla domenica mattina la sorpresa, siamo in 13 con il sottoscritto, uno in meno e sarebbe saltato tutto. Tra ritardi e varie, ci troviamo all’ingresso dopo le 10.00, tiriamo su all’interno il tutto, ci vestiamo, prepariamo la tavolata e tutte le luci per lo scatto e iniziamo a fare qualche scatto di prova. Esposizione corretta, ora mancano le posizione delle persone e qui viene in aiuto Mascia, che con una stampa dell’affresco, mette in posa tutti. Tre, due, uno….. scatto. Si guarda il risultato e ovviamente qualcuno non è messo bene. Ok, tu metti la mano così, tu il viso più alto, tu abbassati… tre, due, uno...scatto.
Quante prove abbiamo fatto? Non tante in realtà, siamo stati proprio bravi e adesso una foto giocosa e mangiamo e beviamo in compagnia. Sotto l’ingresso c’è pure una palestra di roccia, alcuni arrampicano, altri accendono il fuoco e cuociono castagne. Alla fine abbiamo passato una bella giornata di passioni in comune, grotta foto e compagnia. Nel frattempo durante ci viene in mente un altra cosa, e se fosse di stampare e metterla in mostra al convegno? Detto e fatto, la stampa è messa in mostra assieme alle altre immagini delle mostre fotografiche esposte per il 17° convegno regionale di speleologia del Trentino Alto Adige a Lavis.
Hanno partecipato: Daniele, Cecilia, Paolo, Andrea, Enzo, Irene, Giovanni, Mascia, Maria, Dorilena, Giorgia, Borislav e Alessio, dietro le quinte Samuele. Ovviamente con il supporto logistico del Gruppo speleologico di Lavis.