Pronti, partenza, via. Peccato che siamo tutt’altro che pronti.
Ci troviamo al parcheggio verso le h 21,30 circa di un limpido giovedì sera; stiamo attendendo ancora l’organizzatore, nonché il miglior speleo-fotografo Trentino che ci raggiunge con poco più di mezzora di ritardo… ma come se non bastasse il furgone, che dovrebbe trasportare noi cinque (3 speleo, 1 cuoco ed una fantastica cagnetta ghiotta di arrosticini) e tutto il necessario per allestire il banchetto, non parte. Gli uomini esperti di furgoni e quasi-meccanici riparano il tutto a suon di martellate e tentativi di accensione… così dopo quasi ben 3 ore di ritardo sulla tabella di marcia programmata, carichiamo il mitico Volkswagen e lo riempiamo per benino: zaini, tenda, materassini, sacchi a pelo, cibo, caffè, grappe Marzadro per tutti i gusti, carrettino della “Grappoteca”, trapano, macchinetta del caffè, canoa, mele, attrezzatura da cucina, (meglio omettere dall’elenco la valigia di libri che speriamo di vendere) ecc… dovrebbe esserci tutto, speriamo.
Non sappiamo quanti km ci aspettano e dato che è notte inoltrata in autostrada procede tutto liscio senza traffico o incidenti, fortunatamente. Dopo qualche sosta negli autogrill, la fantastica alba sul Vesuvio spazza via tutte le incertezze su questo raduno in epoca Covid-19. Sicuramente ci si aspetta meno gente del previsto ma si spera che vada tutto bene. Giungiamo a Marina di Camerota giusto in tempo per uno spuntino… anzi no! Dobbiamo metterci subito a lavorare… Salutiamo i sorridenti speleo di “AIO” Associazione Ipogea Olianese, con i quali dividiamo il banchetto offrendo delizie Sardo – Trentine per consolidare una splendida collaborazione. C’è poca gente nonostante gli appuntamenti del programma siano molto interessanti e variegati ma siamo solo al primo giorno e nel week end ci si aspetta maggior presenza. Visitiamo in fretta gli stand dell’attrezzatura che propongono delle novità interessanti, soprattutto sul vestiario speleo da tenere in considerazione e non lasciarsi sfuggire. Una rapida passeggiata nel centro di Marina di Camerota basta per capire che il paese è un vero gioellino costruito intorno al castello medievale che sovrasta e controlla il porto, dove è situato il tendone del raduno. Dalla nostra tenda possiamo ammirare la torre Zancale ed è tutto molto suggestivo. Non ci capita spesso di poter ammirare una torre stando sdraiati in tenda, in Trentino.
I giorni successivi scorrono troppo velocemente tra bevute di grappe trentine, vendita di studel e preparazione di caffè. In una piccola pausa riusciamo ad andare a fare qualche passeggiata in riva al mare e chi ci riesce prende la canoa per ammirare le numerose grotte che si possono trovare lungo la costa, avvistando inoltre un delfino giocherellone.
Sicuramente speravamo di poter partecipare a qualche evento interessante oltre che vedere le mostre allestite ma tutto sommato è stato un raduno piacevole. Da non dimenticare la presenza di Andrea Gobetti e Francesco Sauro: vederli anche se da lontano fa sempre un certo effetto.
Prima di rimetterci sulla strada del ritorno facciamo tappa per un pranzo campano dove possiamo degustare gli ottimi prodotti del territorio. Torniamo a casa tutti un po' più stanchi del previsto ma un po' più “ricchi” dall’esperienza (qualcuno pure con una Dupplicard ritrovata!)
Ed ecco che finalmente possiamo fare i conti: 1890 km con il T5, 5 km camminando sulla spiaggia di Camerota, 5 km in canoa lungo il coloratissimo mare e tanto altro…