Son passati ormai dieci anni dal primo raduno in terra sarda, perché non ritornare? E così sia. Ma cosa andiamo a fare? Ovvio, foto in grotta e si spera non solo.
La Sardegna, oltre ad avere delle grotte fantastiche, ha molto altro da offrire, dalla cucina alla gente accogliente, dalle splendide spiagge alle montagne con canyon spettacolari, insomma c’è un mondo tutto da scoprire.
Alla fine siamo solo in cinque, (pochi, ma boni), in quattro mai stati sull'isola e quindi per loro un'occasione assolutamente da non perdere. Con gli amici di Oliena, Daniele e Caterina, ci accordiamo per poter visitare la grotta di Elighe Artas, grotta particolare con al suo interno le radici dei lecci.
Il programma dei giorni successivi lo decideremo di volta in volta visto il poco tempo a disposizione.
Che il viaggio abbia inizio. Ovviamente visto che siamo in periodo di raduno, perché non andare con il banchetto? Troppo complicato dal punto di vista logistico, ma quello mobile per soli alcolici ci può stare e quindi, vai di fiumi di grappe Marzadro da far assaggiare. L' eccellenza trentina sbarca sull'isola.
Arriva il giorno della partenza. ci troviamo con due macchine a Livorno prima dell’imbarco! Finalmente si parte. Tralasciamo il viaggio e arriviamo ad Olbia, sbarchiamo e ci dirigiamo ad Oliena, al bar del paese troviamo i nostri amici. Un saluto e subito si fa un brindisi, ovviamente gli autisti non bevono alcol. Si parte bene per quest’avventura, direzione valle di Lanahitto, la percorriamo tutta, lasciamo la vettura e via a piedi una mezzoretta. Arriviamo all’ingresso chiuso da una grata, Daniele ha fatto i permessi per poter accedere, per Caterina sarà la prima volta in grotta. Un'emozione indescrivibile per lei. Uno alla volta scendiamo dentro al primo ed unico pozzo. Percorriamo tutta la grotta meravigliati da così tanta bellezza. Incominciamo a scattare e a guardarci in giro, ogni angolo é coperto di concrezioni e radici scure che fanno da contrasto. All’uscita, in prossimità del pozzo, le cataste delle concrezioni rotte per qualche motivo sconosciuto, sembrano delle cataste di legna. Usciamo e ritorniamo in paese, poi via verso Urzulei, il raduno ci aspetta.
Il giorno successivo, visitiamo un' altra grotta Los Locos, anche questa chiusa da cancello, ma con l’aiuto di Bobore abbiamo recuperato le chiavi. Al pomeriggio, usciti dalla grotta, ci rilassiamo sulla spiaggia bianca di Cala Cartoe, ci saranno forse 10 persone, peccato per l’acqua ancora fredda.
Il terzo giorno lo dedichiamo alla visita del canyon di Su Gurropu, maestoso e fantastico anche se abbiamo visto solo la parte “turistica”, chissà come è bello poter scendere e farlo tutto a piedi.
L’ultimo giorno ci rilassiamo, percorriamo la strada per il ritorno ad Olbia con molta calma, ci fermiamo alle spiagge di San Teodoro, una passeggiatina per farci venir la depressione da ripartenza. Ma il raduno? Bellissimo, il paese che si rende partecipe con gli speleo, i garages che si trasformano in piccoli locali dove mangiare le specialità sarde, son tutti amici, sembra di conoscerci da una vita e invece ci si è conosciuti poco prima, un clima a dir poco idilliaco e la sera al tendone con le buone grappe e tutti con la stessa passione, la speleologia. Sardegna ritorneremo.
Eravamo Jessica, Sebastiano, Alessio, Daniele e Samuel.